La Procura di Biella chiederà una perizia balistica per accertare la traiettoria della pallottola esplosa dalla mini pistola di Emanuele Pozzolo la notte di capodanno. Gli investigatori hanno ascoltato gran parte dei 35 presenti al cenone di Rosazza, nel biellese, e si sono fatti un'idea chiara di quanto accaduto. In questa settimana arriveranno i risultati dello stub, l'esame effettuato sulle mani e sui vestiti del deputato per capire se gli siano rimasti addosso tracce di polvere da sparo e solo dopo sarà ascoltato qui in Procura a Pozzolo che, al momento, resta l'unico indagato in questa vicenda. Particolarmente importante la testimonianza del consigliere comunale di Biella Luca Zani che ha riferito ai magistrati di avere visto Pozzolo armeggiare da solo con il mini revolver, con la canna rivolta proprio verso di lui e Luca Campana, il 31enne elettricista poi rimasto ferito, genero della caposcorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro. Zani che abbiamo contattato telefonicamente ci ha confermato di essersi sentito un po' a disagio nel vedere l'arma e perciò di essersi spostato di qualche metro, il tempo di fare due passi, imboccare il corridoio e ha sentito lo sparo e ha poi visto subito dopo Campana avvicinarsi verso di lui, tenendosi la coscia sinistra, e gridare: "Mi hanno sparato, mi hanno sparato." Dopo l'episodio anche Pozzolo era sotto shock, è intervenuta proprio la moglie di Zani che era in un'altra stanza della Pro loco e con due buffetti lo ha riportato in sé. Il deputato di Fratelli d'Italia ha ribadito di non essere stato lui a sparare ma nessun testimone ha raccontato di aver visto altre persone tenere in mano la pistola né di averla vista cadere a terra.