Sulla mano e sugli abiti di Emanuele Pozzolo sono stati trovati significativi residui di polvere da sparo. Lo riferiscono i carabinieri del RIS di Parma in seguito all'esame dello stub. Gli esiti sono stati inviati alla Procura di Biella che con questo comunicato specifica tali esiti poiché positivi, confermano la prospettazione iniziale. Non essendo lo stub una prova regina però, dovranno essere valutati e compendiati con ulteriori accertamenti dattiloscopici e biologici nonché dalla perizia balistica che nelle prossime settimane dovrà accertare l'altezza dalla quale il colpo è stato esploso e l'inclinazione. Emanuele Pozzolo possessore del mini revolver calibro 22 dal quale è partito il proiettile nella notte di capodanno nella Pro Loco di Rosazza nel biellese, ha ferito alla coscia il genero trentunenne del capo scorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro, continua a professarsi innocente. Non ho sparato io, ha detto, la pistola mi è caduta e qualcuno l'ha raccolta e l'ha armata, ha raccontato subito dopo il fatto ai Carabinieri. Ma quando la settimana scorsa è stato convocato qui in procura a Biella, il deputato di Fratelli d'Italia per altro unico indagato in questa vicenda si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai magistrati. Il comunicato della procura specifica anche che l'esame dello stub è stato eseguito solo su Pozzolo perché al momento del fatto non vi era alcuna evidenza tale da renderlo necessario anche sui pochi soggetti rimasti in loco e tantomeno tale accertamento può essere eseguito indiscriminatamente; è la risposta degli investigatori a chi chiedeva perché lo stub non fosse stato fatto anche agli altri presenti in quella sala in modo particolare al capo scorta di Del Mastro, Pablito Morello, ora è in ferie e prossimo alla pensione, secondo le testimonianze, era il più vicino a Pozzolo quando è partito il colpo.