Caso procure, Ermini: per loro ero ostacolo

15 giu 2019
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Sempre piè intricata la vicenda legata alle intercettazioni disposte dalla procura di Perugia nell'ambito dell'inchiesta su un presunto mercato di nomine al CSM che vede indagato per corruzione l'ex Presidente dell'ANM Palamara. "Smentisco in modo fermo di aver partecipato ad incontri con Palamara, Ferri e Lotti sulle nomine di alcuni Procuratori. Ribadisco che dal giorno della mia elezione il mio unico e costante punto di riferimento è sempre stato il Presidente della Repubblica". Così scrive in una nota il vicepresidente del CSM, David Termini, spiegando che l'incontro di cui si parla su alcuni quotidiani risale al 2018, ma ribadisce, non ha partecipato al vertice con quelle persone per parlare di nomine, "del resto i toni e l'espressioni che costoro usano nei miei confronti", continua, "sono la prova che mi consideravano un ostacolo per il raggiungimento dei loro piani, tutelerò la mia onorabilità nelle sedi opportune", conclude Ermini. Stessa linea e stesso annuncio da parte dell'ex ministro del PD, Luca Lotti, coinvolto anche lui nella vicenda CSM. Alcune frasi e ricostruzioni legate al Presidente della Repubblica appaiono totalmente fuorvianti. Stando ad alcuni estratti di intercettazioni, pubblicate dai quotidiani, durante la riunione del 9 Maggio in un albergo romano per pianificare il voto sul procuratore di Roma, sembra che si volesse puntare su Marcello Viola, escludendo Francesco Lo Voi, ritenuto troppo contiguo alla linea di Giuseppe Pignatone. Così scrivono i quotidiani nell'intercettazione pubblicata Lotti racconterebbe anche dettagli di una sua visita al Quirinale tutto categoricamente smentito dal Colle. L'autodifesa di Lotti va avanti anche oggi i principali quotidiani pubblicano intercettazioni senza che nessuno si chieda se sia lecito oppure no. Alcuni giornali, poi utilizzando una frase, Palamara, non mia prova a raccontare un mio interessamento sulla vicenda gossip Come si capisce bene leggendo, niente di tutto questo è vero, e come oggettivamente evidente, io non ho commesso alcun reato, pressione o forzatura. Per il resto mi sono autosospeso dal PD, in attesa che la situazione si chiarisca. Intanto la procura di Genova potrebbe acquisire gli atti dell'inchiesta di Perugia, in particolare le intercettazioni in cui si discuteva del procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo.

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