Ricorso immediato alla Corte Europea dei diritti dell'uomo lo annunciano gli avvocati di Ilaria Salis, la 39enne milanese detenuta a Budapest, in condizioni, definite dai legali, disumane. È comparsa poche ore fa in catene al processo. Il ricorso, normalmente complicato, è facilitato in questo caso dall'evidenza delle immagini. "È evidente l'articolo tre, quello che vieta che i trattenuti siano sottoposti a trattamenti disumani o degradanti. Tra l'altro ci sono proprio dei precedenti specifici della Corte Edu che si è già espressa sul divieto dell'uso del guinzaglio. E proprio in relazione a un caso ungherese." Ilaria Salis viene arrestata al 11 febbraio dello scorso anno a margine della giornata dell'orgoglio Nazi, dove si erano verificati alcuni scontri. Inizialmente viene accusata di aver preso parte a ben quattro aggressioni contro estremisti di destra, ma per due di queste la contestazione cade, visto che lei non è ancora arrivata in Ungheria. Rimangono l'aggressione del pomeriggio del 10 febbraio cui si riferisce il video che state vedendo e quella della notte tra il 10 e il 11 febbraio delle tre persone aggredite la più grave avrà una prognosi di otto giorni. "Sì, è un video che è agli atti, si vedono delle persone travisate, ed è impossibile comprendere delle caratteristiche di queste persone, è l'unico video che riprende un aggressione. Perché in relazione al secondo episodio che viene contestato a Ilaria non c'è un materiale video specifico." Al netto delle immagini in aula e delle condizioni di detenzione disumane denunciate ci troviamo di fronte a un sistema giudiziario decisamente diverso dal nostro. La richiesta di rinvio a giudizio, atto formalizzato nello scorso novembre, è stato consegnato solo la mattina dell'udienza all'imputata che non ha neppure mai avuto accesso agli atti dell'inchiesta. Nelle immagini dell'imputata al processo in catene non si può non notare la serenità di Ilaria Salis perché quello per lei è stato anche il giorno in cui ha rivisto i suoi cari dopo un anno. "Ha potuto parlare e toccare i genitori, io ho visto i genitori molto molto coinvolti da un punto di vista emotivo.".