Inizia con 5 rinvii a giudizio il processo per il caso di Samaan Abbas, la diciottenne pakistana sparita da Novellara in provincia di Reggio Emilia il 30 aprile 2021. La ragazza non è mai stata ritrovata. Di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere rispondono lo zio della ragazza e i due cugini tutti e tre arrestati nei mesi scorsi in Francia e Spagna dove erano fuggiti. Sono invece ancora latitanti in Pakistan i due genitori della giovane che, secondo la PM Laura Galli, titolare dell'inchiesta della procura di Reggio Emilia, è stata uccisa dalla famiglia dopo essersi ribellata ad un matrimonio combinato con un parente in patria. É stato rinviato a giudizio anche il mio assistito. Lui continua a proclamarsi completamente estraneo ai fatti. Adesso, nel processo faremo di tutto per dimostrare la sua innocenza. Durante l'udienza preliminare, sono stati ammesse tutte le parti civili. Il fratello minore di Samaan e la sindaca di Novellara Elena Carletti; e poi l'associazione Penelope rappresentata dall' Avvocato Barbara Iannuccelli. Noi siamo un'associazione che tutela gli interessi degli scomparsi. Oggi, in questo processo vogliamo essere la famiglia di Samaan, perchè quella sua vera l'ha tradita. Per la prima volta, in un processo del genere è stata ammessa anche l'UCOI Unione delle Comunità Islamiche Italiane che si costituisce per ribadire la netta condanna sui fatti. Qui, la religione non c'entra affatto dice Riziero Angeletti legale LUCOI che per statuto contrasta ogni forma di integralismo. Prima udienza prevista il 10 febbraio 2023.























