Tornano liberi altri 3 dei 6 arrestati nell'inchiesta sull'Urbanistica che ha travolto Milano. I Giudici del Tribunale del Riesame, al termine della seconda giornata di udienze, dopo i ricorsi presentati dai loro legali, hanno annullato gli arresti domiciliari anche per l'ex assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi, dimessosi dopo il deflagrare dell'inchiesta, per l'ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e per il manager Federico Pella. Resta nei loro confronti una misura interdittiva di un anno. Martedì i Giudici della Libertà avevano rimesso in libertà anche il patron di Bluestone Andrea Bezziccheri, l'unico finito in carcere lo scorso 31 luglio, e l'ex membro della Commissione Paesaggio Alessandro Scandurra. Le motivazioni legate alla revoca delle misure cautelari saranno depositate tra 45 giorni, ma intanto non cambia la posizione della Procura di Milano, che si riserva di ricorrere in Cassazione. "Noi andremo avanti in questa indagine. Comunque. Non perché siamo ossessionati da una sorta di furore nei confronti del fenomeno urbanistico, ma perché la legge ce lo impone. Noi abbiamo, come dire, delle basi estremamente solide. Riguarda decine di indagati". Nelle scorse ore la Procura di Milano aveva depositato al Riesame oltre 4.000 pagine di chat che, secondo i PM, rafforzerebbero il quadro accusatorio. Agli oltre 70 indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'urbanistica, intanto, si aggiunge il direttore generale del Comune di Milano Christian Malangone, accusato di induzione indebita per il Pirellino. Il 20 agosto sarà il patron di Coima Manfredi Catella, l'ultimo degli arrestati ancora ai domiciliari, a comparire davanti ai Giudici del Riesame per discutere la revoca dell'arresto. L'inchiesta, che vede indagato anche il sindaco di Milano Beppe Sala, è ancora in divenire. Il faro resta puntato anche sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan, vendita che verrà discussa a settembre. .























