"La protesta è per avere un reddito, per avere, per dar mangiare ai nostri bambini, altrimenti non ce la facciamo. Siamo arrivati a toccare il fondo." Il corteo, i trattori bloccano l'ingresso in autostrada a metà pomeriggio, il culmine della giornata di protesta degli agricoltori. "Dobbiamo essere qui in piazza tutti." A Castel San Pietro, Bologna da tutta l'Emilia Romagna, anche dal Veneto l'inizio di un presidio a oltranza, la minaccia, giorno e notte intanto fino a sabato. "Il Governo ci deve ascoltare perché in 15 giorni il Governo non ha ancora fatto niente. Uno Stato che ha messo tre miliardi di Euro in più, ma non contano niente. Noi vogliamo capire bene come spenderli, come ce li fa avere, altrimenti da qui non andiamo via." Cartelli e striscioni, le bandiere, il tricolore sui trattori, il made in Italy siamo noi, l'Europa ascolti i suoi agricoltori. "Che l'Europa ci incentiva a mettere del fotovoltaico e non a coltivare i nostri campi.", "Cosa vuoi mangiare Non vorrei che domani nostri ragazzi mangino delle cose che noi non produciamo, farina di grillo." Le motivazioni della crisi, il malcontento scandito dagli altoparlanti. "Io a 25 anni se mi chiedete qual'è il mio futuro di domani, io non ve lo so dire. Io ho un allevamento di vacche da latte, a me oggi un litro di latte me lo pagano 48 centesimi.", "Io ho un azienda agricola a Forlì, Romagna bassa alluvionata, dallo stato ho preso 0.", "Quanto venderlo, cosa seminare, cosa non fare, decidono tutto gli altri, chi non fa il nostro lavoro, ma è dietro una scrivania."," I margini sono sempre più ristretti" "Rimaniamo uniti perché ragazzi ce la facciamo." La partecipazione anche di chi non è agricoltore, la solidarietà. "Noi siamo qui per cercare come consumatori di sostenere questa lotta. Perché è una lotta sana, è una lotta che ci vuole assolutamente.".