È ancora in fuga Elia Del Grande. Si è allontanato la settimana scorsa dalla casa di reclusione di Castelfranco Emilia, a Modena, calandosi da un muro di cinta con una corda fatta con fili elettrici. 49 anni, Del Grande, nel 1998 con un fucile sterminò la famiglia: il padre, la madre, il fratello, in provincia di Varese. La libertà vigilata dopo avere scontato 26 anni di carcere. Poi nuovamente rinchiuso perché ritenuto socialmente pericoloso. Era arrivato nella struttura modenese nel settembre scorso. Qui avrebbe dovuto trascorrere 6 mesi. Dopo l'allontanamento ha aperto un profilo Facebook e ha inviato a un quotidiano di Varese una lettera: "Avevo ripreso in mano la mia vita, un lavoro, una compagna", e aggiunge, "il mio gesto è dovuto alla totale inadeguatezza che ancora incredibilmente sopravvive in certi istituti che dovrebbero reinserire col lavoro. Cosa che non esiste affatto. Gli psicofarmaci vengono dati in dosi massicce, a chiunque, senza problemi. Era peggio di un carcere". Ricercato da Carabinieri e Polizia Penitenziaria, Del Grande potrebbe essere tornato nel varesotto e si indaga su possibili complici. Il sindacato di Polizia Penitenziaria denuncia la carenza di personale della struttura. Gianni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia: "La preoccupazione c'è sempre, perché quando avvengono questi episodi sicuramente sono situazioni che fibrillano, fanno fibrillare la comunità. È ovvio che la struttura non è riconducibile, non è paragonabile a una struttura di massima sicurezza, è un'altra cosa. Qui si fa il reinserimento attraverso lavoro. Abbiamo una ciclofficina, c'è il laboratorio del ... tradizionale, insomma ci sono tantissime attività, l'attività teatrale. È una struttura all'avanguardia da questo punto di vista. L'allontanamento di questa figura ovviamente accende una luce su quello che riguarda una necessità di aumentare magari il personale della Polizia Penitenziaria, ma anche ovviamente quelli che possono essere i servizi di supporto su cui ovviamente tutti dobbiamo sicuramente dare qualcosa di più". .























