Una scena tragica che si ripete dopo 7 anni con le stesse modalità e nello stesso luogo. Due 20enni che si sfidano per una donna, e uno dei due che uccide l'altro e poi confessa. Un'altra lite finita in tragedia in Piazza Palestro, quartiere Fortino, centro storico di Catania. O forse un altro altro delitto premeditato, perché chi ha sparato aveva con sé una pistola e l'ha tirata fuori dopo una discussione per uccidere, in pieno giorno, davanti a un bar. Giuseppe Francesco Castiglione è morto per le ferite da arma da fuoco il 10 gennaio del 2025, esattamente come Enzo Valenti il 20 dicembre del 2017, entrambi uccisi per gelosia a 20 anni. Il presunto omicida di Castiglione, Calogero Michael Romano, era stato lasciato dalla ragazza con cui aveva avuto un figlio, e che aveva da poco intrapreso una nuova relazione con la vittima. Nel pomeriggio di giovedì, Romano ha esploso 7 colpi di pistola alla schiena del suo rivale, provocandogli ferite che hanno compromesso gli organi vitali. Castiglione è morto in ospedale, dove i medici hanno tentato invano di salvargli la vita con un lungo e delicato intervento chirurgico. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza nella piazza, la Polizia ha individuato l'autore della sparatoria, e dopo un breve tentativo di fuga, Romano si è consegnato. Ha confessato il delitto e il movente, passionale, ed è stato portato in carcere con l'accusa di omicidio aggravato premeditato. La stessa accusa per la quale sta scontando una condanna Danilo Guzzetta, autore, nel 2017, quando era appena 18enne, dell'omicidio di Enzo Valenti. La sua fuga durò 9 giorni, si consegnò alla Polizia alla vigilia dell'ultimo dell'anno. La vittima, ricordata su alcuni murales a Catania e nel videoclip di una canzone del neomelodico Francesco Zerbo.