Archiviata una settimana nera per il trasporto ferroviario, si riaffaccia l'allerta per presunti sabotaggi alle linee di RFI. Solo bravate o c'è di più? Poche ore fa ignoti hanno forzato l’ingresso del locale che ospita la centralina elettrica dei treni a Roma Aurelia, cercando senza successo di sfondare la porta blindata che custodisce i macchinari. Sono stati divelti alcuni paletti della recinzione e sono stati rotti alcuni allarmi volumetrici. Sul posto sono stati rinvenuti martelli e cacciaviti. Sulla vicenda, che vede nel mirino un importante locale per la circolazione dei treni, Ferrovie dello Stato ha presentato denuncia. L'allerta era scattata alcuni giorni fa a Montagnana, in provincia di Padova, dove i tecnici della società ferroviaria hanno scoperto una vecchia catena da bicicletta lanciata sulla linea aerea, sopra il secondo binario della piccola stazione. Il fatto risale alla mattina di giovedì, dopo un paio d'ore il catenaccio rivestito di gomma è stato rimosso dal traliccio, e la società del gruppo Fs ha presentato un esposto. La Procura di Rovigo, competente per territorio, ha aperto un fascicolo contro ignoti per l'ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. Se non fosse stato notato e rimosso, il lucchetto avrebbe potuto danneggiare il pantografo dei treni in transito e linea aerea di alimentazione, con importanti conseguenze sulla circolazione ferroviaria. Lo stesso Ministero dei trasporti si dice allarmato "e la denuncia formalizzata da FS", si legge in una nota del ministero, "è estremamente preoccupante. L'ipotesi di attentato ai trasporti è un fatto che non può e non deve essere sottovalutato. L'auspicio è che sia fatta chiarezza in tempi rapidissimi." Intanto sui siti anarchici è apparso un invito generico a nuovi sabotaggi. L'esortazione alle cellule a passare all'azione contenuta nella rivendicazione di un'azione condotta lo scorso ottobre a Rovereto, dove sono stati tranciati dei cavi telefonici.