Prosegue il lavoro dei magistrati della Procura di Bologna per dare una risposta ai tanti interrogativi sulla fuga in Spagna di Igor e per dare un nome e un volto ai complici che avrebbero reso possibile una latitanza durata oltre otto mesi. Il killer serbo, classe 1981, in Emilia-Romagna ha ucciso due persone, ne ha ferita gravemente una terza ed è indagato per un omicidio commesso nel 2015. Gli investigatori vogliono capire come e quando Igor abbia lasciato la zona rossa. Un migliaio di Carabinieri hanno setacciato nella primavera scorsa per settimane le campagne tra bolognese, ferrarese e ravennate. Lo hanno cercato nei boschi e nei corsi d’acqua con droni e cani molecolari. Decine i posti di blocco e i blitz nei casolari, ma lui è sempre riuscito a sfuggire ai controlli. Nei mesi della sua latitanza è stata disposta una rete impressionante di intercettazioni. Ora si vuole arrivare ai nomi di chi lo ha aiutato a fuggire e lo ha coperto, responsabilità che devono trovare la giusta pena.