Mettiti in testa, sta scritto, che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi. È il testo del Whats App che Filippo Turetta inviava a Giulia Cecchettin nove mesi prima di ucciderla, l'11 novembre 2023. Il messaggio di febbraio è stato recuperato dal cloud della giovane ed è ora agli atti dell'inchiesta a carico di 22enne di Torreglia, in provincia di Padova, a processo per il femminicidio della ex fidanzata. Le accuse contestate dalla Procura di Venezia sono di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking. Dalle parole contenute in quel messaggio ora agli atti si desume, secondo gli inquirenti, una ossessiva pretesa di laurearsi insieme a Giulia. Secondo la ricostruzione degli investigatori Turetta non si era rassegnato alla fine della relazione in quella direzione vanno tutte le testimonianze di amici e familiari di Giulia che sembrano dire agiva come se fosse sicuro di riconquistarla. Ora Turetta la cui difesa non chiederà, per l'imputato, la perizia psichiatrica ha rinunciato all'udienza preliminare davanti al Gup, prevista il 16 e 18 luglio, accettando di andare direttamente a processo in Assise.























