Non hanno dubbi gli italiani quando si chiede loro che caratteristiche dovrà avere la sanità del futuro, che non può e non deve farsi sfuggire la lezione del Covid. Nessun dubbio neppure su chi dovrà esserne protagonista: i cittadini stessi sempre più informati, responsabili e partecipi, il medico come massimo garante della tutela della salute e gli innovatori, cioè i ricercatori e le imprese. È quanto emerge dal nuovo rapporto Censis, diffuso in occasione della prima edizione di The Italian Health Day, di Janssen Italia. "Oggi sappiamo che le sfide che abbiamo di fronte, legate ad esempio all'invecchiamento demografico, legate anche ad aspettative crescenti di personalizzazione delle cure, delle terapie e dell'assistenza, richiedono soluzioni diverse, soluzioni che passano per un'innovazione sul piano organizzativo, tecnologico e con un grande ruolo della ricerca scientifica, delle imprese farmaceutiche". "I cittadini richiedono una personalizzazione delle cure, cioè servizi sempre più orientati ai loro bisogni di salute, sempre più orientati alla promozione della salute di cui vogliono sentirsi protagonisti, devono sentirsi protagonisti, specie in un tempo complicato come questo in cui c'è stata poca prevenzione e anche nel senso di poter accedere alle cure innovative, perché oggi è sempre più possibile avere cure personalizzate, cioè ritagliate su se stessi". Personalizzazione delle cure, la centralità del medico, la prossimità come assistenza territoriale, la fiducia nelle imprese del farmaco e nei farmaci stessi, il ruolo chiave di innovazione, decisiva per migliorare la cura, i percorsi assistenziali e le difese dalle nuove emergenze. "Questa ricerca mette in evidenza che la gente lo ha colto, ha colto il valore nella fiducia, ha colto il valore della ricerca, ha colto il valore dell'innovazione soprattutto, come diceva benissimo lei, della collaborazione". Una sanità collaborativa, su misura e spinta dall'innovazione.























