Centrale Bargi, il racconto dei soccorritori 118

"Siamo arrivati subito. Sono arrivata con Daniele, facciamo parte tutti e due dell'elisoccorso di Bologna, siamo stato il primo mezzo ALS ad intervenire sul luogo dell'evento". "La prima cosa che ha visto?" "La prima cosa che ho visto, appunto, erano queste persone già all'esterno e c'era fumo e ho visto una situazione estremamente caotica". In eliambulanza, il primo intervento pochi minuti dopo l'esplosione alla Centrale di Bargi. "Già al nostro decollo si parlava di tre pazienti ustionati gravi e non si aveva ancora contezza di quanti altri se ne potevano aggiungere. Successivamente, il nostro arrivo sul posto, siamo stati, ahimè, informati anche dei pazienti dispersi". I medici e gli infermieri del sistema emergenza e del 118 dell'Azienda USL di Bologna. Il soccorso ai lavoratori feriti, sette le vittime del disastro. "Qual è stato il momento più difficile?" "Non c'erano pazienti incoscienti sulla scena, erano tutti quanti svegli, tutti quanti consci di che cosa era successo. Hanno chiesto, diversi di loro, di telefonare a casa prima di essere addormentati, non sapendo quale sarebbe stato il loro esito. Assistere a queste telefonate e anche alle richieste dei parenti su cosa sarebbe successo, quale sarebbe stata la prognosi e dove sarebbero stati portati, e non avere una risposta quasi per niente, a queste domande, è stato, diciamo, traumatico anche per noi, che forse siamo abbastanza abituati a gestire queste situazioni". In costante contatto con la centrale operativa, il coordinamento sul posto degli interventi di tutti i mezzi di soccorso. "Di esplosione, crollo, annegamento. Quindi c'erano diverse situazioni tutte insieme. Quindi un intervento estremamente complesso. Insieme ai Vigili del Fuoco abbiamo fatto un punto di coordinamento e abbiamo, appunto, cercato di capire quali erano, appunto, le persone coinvolte". "Tutti avevano problemi di ustioni delle vie aeree alte, sostanzialmente, per quelle del volto". "Cosa si porterà con sé?" "Credo che, nonostante la difficoltà emotiva, sia stato un bel esempio di lavoro di squadra".