Centrale idroelettrica Bargi, inizio fase di bonifica

Dentro la centrale idroelettrica di Bargi si continua ad aspirare l'acqua dai livelli interrati allagati. Con il ritrovamento dell'ultimo disperso nell'esplosione della turbina, terminati la ricerca e il soccorso è iniziata una seconda, delicata, fase. Si lavora per mettere in sicurezza l'impianto e alla bonifica dagli inquinanti. Si ispeziona la centrale anche esternamente per verificare l'eventuale presenza di danni e intervenire. Ancora mistero sulle cause dell'esplosione di martedì, responsabile di una delle più pesanti stragi sul lavoro del nostro Paese: sette morti, cinque feriti. La Procura di Bologna, che indaga per omicidio colposo e disastro, valuta il sequestro dei piani interessati dall'incidente o dei soli macchinari. Mentre il contenuto del sistema SCADA, sorta di scatola nera della centrale, sarà analizzato soltanto in incidente probatorio alla presenza delle parti che verranno coinvolte nell'inchiesta, al momento ancora senza indagati. Intanto gli inquirenti ascoltano nuovamente i testimoni, tra loro anche i lavoratori feriti in modo lieve già sentiti, ma sotto shock nelle prime ore successive all'incidente. Rimane attonita l'intera comunità che si stringe attorno alle famiglie delle vittime. I disegni dei bambini delle scuole di Porretta davanti alla centrale: vicini con i nostri cuori.