Il Centrodestra torna in piazza unito contro il Governo. Cerca di smussare gli spigoli della sua coalizione. Prima la faticosa chiusura delle candidature per le prossime elezioni regionali, poi le divisioni sui temi europei e soprattutto sull'utilizzo del Mes. Da ultimo le divergenze sul che fare in caso di crisi dell'esecutivo Conte. "Sono convinto che la via maestra siano le elezioni", dice Silvio Berlusconi a poche ore dalla manifestazione e dopo aver aperto alla possibilità, benché remota, di cercare nuove maggioranze in Parlamento. Scenario che non era piaciuto agli alleati. Io al Governo con Pd e 5 Stelle non ci vado e non ci torno. La via maestra è dar la parola al popolo. Anche perché ripeto, ci fosse un governo che fa le cose, anche io non le condividessi, però fa. Il problema è che c'è il blocco e la confusione totale su tutto, sulle strade, sulle autostrade, sull'agricoltura, sul Mes, sull'Ilva, su Alitalia, su tutto. Quindi prima si vota, meglio è. Continuiamo ad avere un Governo assolutamente sordo ai bisogni dei cittadini. Un Governo che passa le sue giornate in villa a chiacchierare e che non riesce a pagare neanche la cassa integrazione, ma in compenso spende milioni di euro in assunzioni facili, marchette, bonus, nuove consulenze ed è da irresponsabili occuparsi in questo momento come quello che stiamo attraversando. Sull'uso delle risorse del fondo salva-Stati, Forza Italia resta favorevole, mentre Lega e Fratelli d'Italia non lasciano spiragli. Una crepa che il premier Conte cercherà di sfruttare quando nei prossimi giorni li riceverà a Palazzo Chigi. D'altro canto, al Capo del Governo le opposizioni hanno chiesto di presentarsi al tavolo con documenti dettagliati.