Agevolerà una circolazione libera e sicura dei cittadini europei all'interno dei paesi UE, sarà gratuito e disponibile in tutti gli stati membri a partire dal primo luglio, ma alcuni paesi inizieranno a rilasciarlo e a utilizzarlo già il 15 giugno. Il Certificato Covid dell'Unione Europea, una prova digitale che attesta che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19, è guarita dalla patologia o ha ottenuto un risultato negativo al test eseguito nelle 48 ore precedenti. Si potrà scaricare su dispositivo mobile tramite una App e funzionerà con un QR code contenente le informazioni essenziali e una firma digitale per garantirne l'autenticità. Al momento del controllo del pass si procederà alla scansione del QR code e alla verifica dell'identità, i dati non saranno né memorizzati, né conservati. Il Certificato Europeo verrà rilasciato dalle autorità nazionali, per esempio un ospedale, un centro test o un'unità sanitaria e consentirà, in linea di principio, a chi ne è in possesso, di essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione nei paesi dell'Unione Europea. Gli stati membri dovranno cioè astenersi dall'imporre ulteriori restrizioni, come la quarantena per esempio, ai titolari del pass, a meno che non siano necessarie. Il che potrebbe accadere nel caso di comparsa di nuove varianti che destino preoccupazione per la salute pubblica. In questo caso lo stato membro in questione è tenuto a informare la Commissione e a giustificare le eventuali restrizioni applicate, anche ai possessori del pass. Il Certificato Europeo agevolerà la libera circolazione, ma non sarà un prerequisito. Significa che anche chi non lo avrà, potrà comunque recarsi in un altro paese UE, ma dovrà seguire le restrizioni sanitarie vigenti. Gli Stati membri inoltre dovranno accettare i certificati d'immunizzazione per quei vaccini che hanno ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'UE, ma potranno decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori europei che hanno ricevuto un altro vaccino.