"La situazione è quella che, soprattutto nelle settimane di maggiore affluenza, ci alziamo al mattino e ci facciamo il segno della croce, sperando di tornare a casa sulle nostre gambe". Collisioni. Sono in preoccupante aumento sulle piste da sci. Scontri tra sciatori fuori controllo all'origine di traumi cranici, fratture, guai che possono durare mesi. Nel comprensorio del Cervino, così come in tante altre stazioni in Italia, gli addetti al soccorso sono in continua attività. Si dividono il lavoro con la Polizia che si trova ad indagare su chi fugge dopo aver provocato incidenti. Recente il caso a Cervinia di 5 persone denunciate per lesioni e omissioni di soccorso, fuggite dopo aver investito una donna con due vertebre rotte. Una delle tante storie, mentre la velocità degli sciatori aumenta sempre più. "Ci hanno segnalato un soccorso a Cielo Alto" "l'anno scorso avevamo meno persone coinvolte in eventi di collisione fra persone". "Più che altro è dovuto a inesperienza dell'utente. E poi magari in seconda battuta, anche alla velocità dell'utente". "Serve anche solo fermarsi, fare un numero di telefono, che può essere il 112 della Centrale Unica". "Tutto viene risolto con l'assicurazione. Quindi non c'è nessun motivo di partire via, anche perché poi, ricordiamo, che il mancato soccorso è anche un reato". "Abbiamo elevato delle sanzioni amministrative per non rispetto della segnaletica. Ci sono anche sanzioni amministrative per quanto riguarda una manifesta ubriachezza in pista. E lì ne abbiamo già elevate". "Uno snowbordista mi ha investito. Mi ha trascinato per terra e i suoi 80 chili e rotti hanno iniziato a rotolare su di me, e quindi le mie ossa si sono frantumate. Non ho potuto appoggiare la gamba per 3 mesi con un carico sfiorante. 5 mesi di stampelle e 10 mesi di fisioterapia quasi giorno e notte". "Le situazioni più gravi sono le persone che vanno ad alta velocità su piste blu, ad esempio. Piste frequentate da principianti, che ovviamente non hanno un controllo perfetto dell'attrezzatura e del proprio corpo, e queste persone arrivano magari a velocità esagerate e ovviamente poi anche loro stesse non sono in grado di anticipare quello che potrebbe essere il movimento della persona che sta di fronte a lui, o di potersi arrestare e fermare in sicurezza." "Stiamo cercando di organizzare un incontro a fine stagione, una tavola rotonda, dove tutti gli attori, tutti gli addetti ai lavori, forze dell'ordine, maestri di sci, responsabili delle società di impianti a fune, facciano una riflessione comune su che cosa si può fare per creare una cultura condivisa sulla sicurezza sulle piste". "Sono in gravidanza e ho deciso di sospendere anticipatamente a quello che onestamente pensavo, come tempi, proprio per evitare il rischio di subire un incidente dovuto a terzi". .