"Vedete il fango? Ovviamente avevamo il mare dentro lo stabilimento, quindi è tutto bagnato. Qui ci sono gli ombrelloni che son tutti da rilavare, qui c'è la cucina che è in condizioni ovviamente pietose, il problema saranno i macchinari elettrici che quelli probabilmente saranno andati da buttare. Qui ci sono 300 lettini da rilavare, ne ho altri 150 fuori. I pedalo che hanno sbattuto, i frigoriferi probabilmente saranno da buttare via". Sono bastate poche ore di burrasca, il mare ha invaso in fretta, spiaggia, stabilimenti balneari, arrivando in certi casi fino alle prime strade. La riviera romagnola si risveglia così dopo una giornata di allerta meteo arancione. "Se tu vedi quell'ombrellone lì, in otto persone non lo sposti a mano, quindi capisci la forza della violenza del mare che è arrivata ieri, cioè una cosa incredibile". I danni agli stabilimenti non ancora protetti dalle dune artificiali. "Ma in questo periodo ve l'aspettavate?" "No, assolutamente no. È vero che quando c'è la bora il mare si gonfia, però insomma arrivare fin qua no". "Noi avevamo sistemato tutto, adesso si ricomincia, c'è un altro mese e mezzo di lavoro, anche più". "Già molto che oggi c'è il sole che ci lascia lavorare". Guanti e stivali chi arriva a dare una mano. "Per riaprire il fine settimana". "Ragazzi e amici che vengono clienti, soprattutto clienti della stagione che sono venuti giù, ci aiutano, e questa è la Romagna". .























