Contro la manovra, sciopero generale. Lo avevano annunciato CGIL e UIL e così è stato. Otto ore senza lavoro in tutti i settori pubblico e privato, ad eccezione delle ferrovie. Salvo i servizi minimi essenziali, si sono fermate fabbriche, scuole, sanità, poste, uffici pubblici, giustizia e negozi. Per i trasporti la protesta è stata ridotta a quattro ore. Vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese, ha detto il Segretario della CGIL Landini, e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone. "Insofferenze e la rabbia che c'è nei luoghi di lavoro oggi hanno bisogno di avere una risposta, e la risposta parte anche da un riconoscimento di aumento salariale". Sul palco di Bologna anche il Segretario della UIL Bombardieri che ha ribadito come gli operai abbiano i salari peggiori d'Italia. "È uno dei principali temi, i salari. La questione economica. Le persone normali che vivono di stipendio, che vivono con le pensioni, arrivano con difficoltà alla fine del mese". CGIL e UIL scendono in piazza anche a Torino. Una manifestazione pacifica che poco dopo le 12:30 ha avuto un risvolto violento. Davanti alla stazione Porta Nuova, infatti, sono avvenuti scontri tra le forze dell'ordine e gli antagonisti che avevano partecipato allo spezzone sociale del corteo. Dopo i disordini scoppiati davanti a Porta Nuova i manifestanti hanno raggiunto l'altra stazione di Torino. Gli studenti, alcune centinaia, si erano divisi in due gruppi. Alcuni hanno raggiunto Porta Nuova dove ci sono stati gli scontri e il secondo si è diretto a Porta Susa seguendo un altro percorso. E sono riusciti ad entrare e occupare i binari.