Il furgone della penitenziaria con a bordo Chicco Forti varca i cancelli del carcere veronese di Montorio poco prima delle 14:30, dopo sei ore di trasferimento da Rebibbia, dove il sessantacinquenne ha trascorso la sua prima notte in Italia dopo oltre 24 anni trascorsi in una struttura penitenziaria americana. Chico Forti, originario di Trento, ex campione di surf ed ex produttore televisivo, condannato all'ergastolo negli Stati Uniti per l'omicidio di un uomo d'affari, secondo gli accordi con l'autorità giudiziaria americana dovrà scontare il resto della pena in Italia. "Un importante passo in avanti", ha dichiarato lo stesso Forti dopo aver toccato il suolo italiano nella giornata di sabato a Pratica di Mare, accolto dalla premier Giorgia Meloni. Una complessa vicenda giudiziaria e diplomatica quella di Chico Forti, della quale in passato si occuparono anche i governi precedenti. Il primo desiderio espresso dal sessantacinquenne è stato quello di poter vedere l'anziana madre, residente a Trento. Richiesta di cui si occuperà il suo legale nei prossimi giorni.