Il danno economico subito dalle discoteche viene dopo la tutela della salute pubblica. Il Tar del Lazio parla chiaro. Tutte le sale da ballo restano chiuse e fissa la Camera di Consiglio il prossimo 9 settembre, alla fine quindi dell'estate. Per i gestori chiudendo le discoteche, il rischio di assembramenti incontrollati è ancora più elevato. A meno che il governo non decida di intervenire su ogni forma di aggregazione privata, feste nelle case e nelle ville delle vacanze, rave non autorizzati, ritrovi sulle spiagge. Per la Fipe, il sindacato di categoria, sono ancora più pericolosi perché senza controllo. Dal Nord della provincia di Cremona, dove in oltre 1000 hanno ballato per 4 giorni senza sosta, fino alla costa Smeralda, alla festa a Porto Rotondo. Di ragazzi c'erano una cinquantina, la maggior parte di Roma Nord. Di questi, già 25 sono risultati positivi al tampone ed una ventenne è stata ricoverata allo Spallanzani per una polmonite acuta. Aveva frequentato molti locali di Porto Cervo, così come le prime due ragazze che si sono ammalate e che erano rientrate da Ibiza. Tutti i parenti e i contatti stretti dovranno fare il tampone e restare in isolamento. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha disposto la chiusura come misura urgente anti Covid solo dopo Ferragosto. Nell'ultimo mese l'età media dei positivi è scesa a 35 anni. Il Governo dovrà ora intervenire con il sostegno economico adeguato, spiega il Magistrato che ha respinto la sospensiva urgente della misura. Intervento di sostegno garantito, sottolinea il premier Conte, che però precisa "non avevamo mai autorizzato la riapertura delle discoteche dove è impossibile mantenere distanze e indossare mascherine". Sono state alcune regioni ad adottare protocolli sanitari, rendendoli compatibili.