Il mare più bello nel 2019 si trova in Cilento. Ma Pollica è un posto che chi non lo conosce lo potrebbe quasi raccontare come l'isola che non c'è, un posto dove tutto quello che è normale diventa straordinario. Così con orgoglio il sindaco di Pollica spiega come il suo Comune, nel cuore del Cilento, ha ottenuto il primo posto nella classifica delle vele, assegnate ogni anno da Legambiente e Touring Club Italia. Le località più belle del Paese si affacciano sul Tirreno. Quest’anno premiamo anche quei Comuni che sulla costa marina e lacustre danno un contributo per affrontare le due emergenze ambientali globali, da una parte la crisi climatica e dall'altra parte il marine litter. La sostenibilità ambientale non è soltanto un motto, ma è soprattutto il nostro modo di affrontare e garantire il futuro alle future generazioni. Sono 97 i comprensori turistici individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell'ospitalità. Siamo partiti da una differenziata al 35 %, oggi siamo all' 80% di raccolta differenziata. Ci siamo impegnati a fare un piano urbanistico con un PUC a crescita edilizia zero. Per il primo anno nella guida entra un nuovo simbolo, quello dei Comuni plastic free. In tutto sono 32 le regine dell'estate 2019 che puntano a un mare senza plastica. Tutti i nostri stabilimenti balneari, strutture ricettive ed esercenti sono stati favorevoli ad accogliere questa nostra politica, perché ormai da anni siamo proiettati verso la raccolta della plastica. Buone notizie che arrivano all'indomani della presentazione del rapporto MedSeaLitter sul livello di inquinamento da rifiuti nel Mediterraneo. Il risultato di quasi due anni di monitoraggi. Con questo progetto abbiamo monitorato per più di 20000 chilometri di mare quelle che sono le isole galleggianti da un lato e dall'altro appunto le le tartarughe e i pesci che poi ingeriscono le microplastiche. I dati sono preoccupanti. 6500 oggetti galleggianti registrati tra l' 80 e il 90% composti da plastica. Un livello di contaminazione degli animali impressionante. Su oltre 130 esemplari di tartaruga Caretta Caretta già deceduti oltre il 65% aveva frammenti di plastica di varie dimensioni nell'intestino. Sotto questo punto di vista bisogna continuare ad approfondire gli studi, produrre dei dati che siano comparabili per continuare nella direzione della lotta al marine litter che è un problema che ha causato l'uomo e che l'uomo può risolvere. Questo sarà un lavoro per la prossima Commissione Europea, per il prossimo mandato, di guardare con più attenzione le microplastiche.