Citrobacter, relazione ministero: criticità organizzative

16 nov 2020
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Criticità organizzative, mancanza di una forte governance da parte dei vertici della direzione. Ecco, secondo gli ispettori del ministero della salute cosa ci sarebbe all'origine dei casi di infezione da Citro bacter avvenute nell'ospedale della donna e del bambino di Verona che hanno provocato la morte di 4 neonati e lesioni permanenti in altri bambini. Nella relazione si mette nero su bianco ciò che i genitori di quei bimbi hanno sempre sospettato, i primi responsabili sono i vertici dell'ospedale, incapaci di mettere in atto le dovute e immediate azioni di contenimento. Il dito adesso è puntato sul direttore generale dell'azienda ospedaliera Francesco Cobello che anche ai nostri microfoni ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dell'infezione solo a maggio di quest'anno. Ma gli ispettori hanno scoperto che Cobello almeno dal dicembre del 2019 era stato informato del caso di Nina, la bimba nata prematura, che aveva contratto Citro bacter a Verona, nell'aprile di quell'anno, morta al Gaslini di Genova 7 mesi dopo. La relazione evidenzia anche le criticità legate all'igiene in un reparto delicato come la terapia intensiva neonatale e spiega in cosa dovrebbe migliorare l'ospedale di Borgo Trento, fra cui la comunicazione con i genitori, quei genitori che già dal 2018, quando venne registrato il primo caso di morte da Citro bacter in un bimbo nato prematuro, chiedono le risposte che ora sono arrivate.

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