"Abbiamo appena finito di lavorare i dati del 2023, incidenti del fine settimana, al vaglio dell'osservatorio ASAP. Cifre veramente significative. 1312 vittime delle quali 607 automobilisti, 442 motociclisti, 151 pedoni e 88 ciclisti nei soli incidenti del fine settimana. Questi sono i numeri base. Poi dobbiamo aggiungere il dato invece generale che è quello dei pedoni morti sulle strade italiane nel 2023. 440 pedoni deceduti nell'immediatezza del fatto, 197 ciclisti, come dire, tutti i corridori del Giro d'Italia che sono partiti il 1° gennaio del 2023 al 31 dicembre del 2023 non sono arrivati nessuno. Questi sono i dati su cui forse è il caso di riflettere". Dove avvengono soprattutto gli incidenti? "Il 73% degli incidenti viene in area urbana, è noto; la mortalità ha una percentuale del 47% in area urbana che si traduce in 1333 morti, lo dice l'ISTAT nel 2022". Mettere i 30 km orari come limite in città può aiutare? "Certo che può aiutare soprattutto per la salvaguardia degli utenti deboli della strada. Io questa condizione di allarme onestamente non la vedo. Città come Elsinki, Amsterdam, come Bruxelles, come la stessa Londra, come Bilbao, misure ne hanno già adottate. Perché non sperimentare questa condizione poi si può anche rivedere in alcune situazioni ma dire che si fa cassa con questa misura è semplicemente ridicolo. Per quale motivo? Perché quando si utilizzano sei moduli operativi cioè sei pattuglie da quattro uomini per contestare questo tipo di velocità e tre o quattro giorni si sanzionano 20-21 persone, non si fa cassa, l'amministrazione spende delle cifre per garantire la sicurezza". Per controllare il limite dei 30 km orari a Bologna si utilizzano i telelaser, non gli autovelox; quali risultati si possono ottenere in tema di salvaguardia dell'incolumità? "Eccezionali. Si tratterà di vedere con la nuova normativa che probabilmente uscirà ce lo dicono da anni e anni, sugli autovelox quali sarà la nuova disciplina. Ma attenzione a non buttare via il bambino con l'acqua sporca perché quando si parla di limiti e di velocità e si fanno certi confronti, si dimentica di dire che l'Italia è il paese che ha il più alto numero di morti sulle strade soprattutto di pedoni".