Questa è la Medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana assegnata nel 1980 alla città di Biella dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Noi qui siamo all'interno della sala del Consiglio comunale di Biella e qui in Consiglio non è nemmeno arrivata la mozione proposta da due liste civiche di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre in seguito alle minacce che l'hanno poi costretta ad avere la scorta. Non è arrivata perché l'amministrazione a guida leghista e Fratelli d'Italia ha detto no. Una decisione che ha acceso tante polemiche, esplose poi quando si è saputo che la cittadinanza onoraria sarebbe stata invece concessa proprio in questi giorni ad Ezio Greggio. Non che le due circostanze fossero legate, ma la sovrapposizione ha portato il caso alla ribalta tanto che martedì sera il popolare comico, attore e presentatore TV, originario di Cossato, nel biellese, ha rinunciato all'onorificenza. Non è una scelta contro nessuno - ha precisato Ezio Greggio - ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori: la storia della mia famiglia e mio padre, che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento. Vicesindaco, perché Biella ha negato la cittadinanza onoraria a Liliana Segre? “Abbiamo valutato questo come un atto strumentale da parte delle minoranze perché la senatrice Segre gode già della carica massima che lo Stato italiano può conferire, quella di senatore a vita, per la sua storia, le sue vicende, per fare in modo che quello che ha vissuto sia tramandato ai posteri, per cui da un livello nazionale e internazionale calarsi sul locale ci sembrava inadeguato. A ottobre il Comune di Biella aveva invitato la senatrice Segre a recarsi in città in una data antecedente al Giorno della Memoria del 27 gennaio, proprio perché Biella, Medaglia d'oro e d'argento per la resistenza, ci tiene a questi valori e vorrebbe che la senatrice Segre, a cui rinnovo l'invito, si recasse a Biella per divulgare quanto ha subito nel passato per fare in modo che certi episodi legati alla Shoah ovviamente non si ripetano più”.