Camorra, voti e politica. Arrestato il sindaco del Comune di Poggiomarino in provincia di Napoli, Maurizio Falanga, ora ai domiciliari con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso, arrestati anche il suo vice, l'assessore Luigi Belcuore e Franco Carillo esponente politico locale che avrebbe fatto da tramite con la Camorra. Falanga era stato eletto con una coalizione di liste civiche sostenute da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Unione di Centro, Luigi Belcuore era invece stato eletto con Fratelli d'Italia. A rivelare i presunti patti tra malavita e politica è stato Rosario Giugliano, boss dell'omonimo clan arrestato e dal 2023 collaboratore di giustizia. Le elezioni sono quelle del 2020, al centro del patto ci sarebbero gli appalti in particolare i servizi cimiteriali e la metanizzazione del Comune, ma anche lavori sostenuti da fondi del PNRR. Dopo sette mesi dall'elezione il boss avrebbe iniziato a far recapitare minacce o addirittura a farlo personalmente dal carcere in videochiamata lamentandosi degli scarsi risultati. Importanti le intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta della DDA di Napoli condotta dai Carabinieri ad esempio in una l'ex boss si lamenta con l'esponente politico Carillo che lo rassicura dicendo di aver riportato al sindaco che bisogna cambiare registro, gli riferisce in particolare la frase "Lo zio sta un poco storto", in altre il boss minaccia ritorsioni per il mancato rispetto dei presunti patti sugli appalti per il metano. Negli anni Il Comune di Poggiomarino è stato sciolto per Camorra già due volte, 1991 e nel 1999.
