"Questo è il punto di innesto dove la parte radicale è di Vitis Americana mentre la parte aerea è di Vitis Vinifera. Qua è l'innesto tra le due parti e il portainnesto M ci aiuta ad avere un risparmio idrico molto importante". La scoperta si è rivelata un valido aiuto nella difesa dei vigneti dagli stress idrici e termici provocati dagli evidenti cambiamenti climatici degli ultimi anni. Speciali portainnesti, diversi da quelli tradizionali, il cui utilizzo abbatte la quantità d'acqua necessaria alle piante mediamente tra i 7 e gli 8 litri al giorno. La ricerca, promossa da un'azienda trevigiana leader del settore, è stata eseguita su un vigneto sperimentale di Glera, varietà da cui nasce il Prosecco. "Questi portainnesti sono i portainnesti M. Ci consentono di avere un risparmio idrico abbastanza importante", "Parliamo del 10-20% o anche di più?", "Siamo intorno al 20% di risparmio. Quindi diventa nella complessità e nella vastità del vigneto Glera, chiaramente parliamo di tutta quanta la doc e della docg, diventerebbe un risparmio idrico importantissimo". Le piante sono state unite a tre diversi portainnesti ovvero gli apparati delle radici a cui ogni pianta di vite viene abbinata prima di essere impiantata nel terreno. Straordinario è il risultato dopo 5 anni di sperimentazione. Le vigne sono risultate meno sensibili agli stress idrici, in grado di garantire una buona produttività e di portare le uve a maturazione anche in condizioni termiche complicate. "Sempre di più l'acqua è un bene assolutamente molto prezioso. Quindi riuscire ad avere questo portainnesti con una quantità inferiore di bisogno di acqua per le viti è assolutamente molto importante e molto per il futuro".