Dopo 33 anni è forse arrivata la svolta che consente di far luce su un duplice omicidio avvenuto a Vicenza nel 91. Vittime: Pierangelo Fioretto, noto avvocato, e la moglie Mafalda Begnozzi. "È un'indagine nella quale ci sono associate, almeno riteniamo fruttuosamente, gli sviluppi delle discipline di genetica forense con una indagine di carattere classico". Sulla scena del crimine furono rinvenuti 17 bossoli calibro 7,65 e altri reperti, tra cui residui di un guanto da chirurgo, un guanto in pelle e una pistola semiautomatica con silenziatore. Proprio sul silenziatore vennero all’epoca isolati tre frammenti di impronta del dito pollice. Ma allora fu impossibile attribuirli e l’inchiesta venne archiviata. Anni dopo sul guanto venne isolato un profilo genetico. "Questi accertamenti scientifici hanno consentito di identificare il Pietrolungo, con una serie di profili di comparazione con campioni biologici che erano stati prelevati in Calabria in occasione di un fatto delittuoso". È dunque Umberto Pietrolungo, secondo investigatori ed inquirenti, uno dei presunti killer responsabili di quel duplice omicidio che sembrava dimenticato. È vicino ad un clan di 'Ndrangheta ed è già in carcere a Cosenza, dove gli è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare.























