Compie 86 anni Papa Francesco e non ci pensa proprio a rallentare i ritmi, si governa con la testa non con il ginocchio. Poche parole e tutto il suo pensiero, non si ferma nonostante i dolori e l'età. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936 Papa Francesco a marzo taglierà il traguardo dei dieci anni di pontificato, dopo l'elezione del 13 marzo del 2013. Non è avvezzo ai festeggiamenti e infatti nel giorno del suo compleanno, con gli auguri che arrivano da tutto il mondo, lavora e pensa agli altri, i poveri, segno distintivo del suo pontificato e del suo nome. Ha deciso infatti di ringraziare lui gli altri, tre persone che vivono la carità in maniera diversa. Un francescano che spende per i poveri in Siria in tempo di guerra continua è devastante, un clochard che ogni giorno da una parte delle offerte raccolte per aiutare persone più povere di lui e un uomo d'affari veronese che impiega una parte notevole degli utili della sua azienda per assistere e soccorrere i più poveri in diverse nazioni dell'Africa, dell'India e dell'America Latina, costruendo scuole, pozzi e strutture sanitarie. I poveri ancora una volta per Papa Francesco sono al centro, in tre modi diversi ma comunque al centro. Del resto le sue parole sulla povertà risuonano ancora nella testa di molti, come vorrei una chiesa povera per i poveri, disse poco dopo l'elezione. E questa rimane la cifra di tutto il suo pontificato. E nel giorno del suo compleanno arrivano le anticipazioni della sua intervista al quotidiano spagnolo ABC con parole forti, a volte mi usano, alcuni sembra che se ne approfittino e facciano intendere di essere amici del Papa per i propri interessi, mi vogliono portare dove vogliono che vada, dice nell'intervista, riferendosi a parole male interpretate o usate fuori contesto, in quel caso significano un'altra cosa. E poi sulla sua salute il Papa rivendica la sua decisione di non operarsi al ginocchio e chiarisce, sto già camminando. E infine il suo desiderio per Natale, la pace nel mondo.























