15 chilometri di spiaggia, 16 unità minime di gestione. Così ora si chiamano i singoli tratti di costa, individuati dall'amministrazione comunale, da concedere in gestione con gare pubbliche. Jesolo è tra i primi in Italia a far partire le gare sulle spiagge. Un dato che può prendere, visto che il sindaco è di Fratelli d'Italia e il Governo sta provando a convincere Bruxelles che le gare non sono necessarie, posizione su cui è arrivata di recente una nuova bocciatura dal Consiglio di Stato. Il comune veneto ha già riassegnato la concessione a 6 di queste spiagge, alle gare si è presentato, infatti, solo chi le gestiva già da prima. Ma cosa accade quando, oltre al concessionario uscente, si presenta anche un nuovo aspirante gestore? A Jesolo è successo sulle altre 8 spiagge, e se per 6 di queste la valutazione per la concessione è ancora in corso e le decisioni rimandate a dopo l'estate, su altre 2 spiagge hanno vinto proprio i nuovi arrivati, anche loro operatori del turismo locale. Il consorzio che ha perso, guidato dall'ex sindaco in quota Lega di Jesolo, ha impugnato l'assegnazione davanti al TAR. "Noi non contestiamo il fatto che ci sia stata una gara, quello che noi contestiamo sono, appunto, i criteri e come sono stati valutati i punteggi da parte della commissione." La gara, come previsto dalla Legge regionale 33, riassegna la concessione sulle spiagge in ogni suo aspetto, dalla fornitura di lettini e ombrelloni, ai pedalò, fino ai chioschi sulle spiagge. Invece di essere aperto a servire birre e panini a chi si trova in spiaggia, questo chiosco, come vedete, è chiuso, completamente sigillato. Questo è uno dei chioschi che faceva parte della cordata che ha perso la gara di aggiudicazione delle concessioni balneari. E infatti, come vedete, qui c'è ancora un cartello che prevede la rimozione del chiosco. Lungo la spiaggia di Jesolo, al momento, ci sono 4 chioschi in queste condizioni. Spetterà a chi ha vinto la gara per gestire spiaggia e servizi occuparsene. Intanto, i vecchi gestori non ci stanno e la battaglia legale continua. "Dopo passa 50 anni che siamo tutti lì, ci troviamo a combattere per avere ancora un po' di lavoro. È un po' difficile da accettare, è un po' difficile da parlarne, e ci sono tante cose in ballo". In ballo c'è una trattativa per un accordo con chi ha vinto la gara, unica alternativa al cambio di gestione. "Noi il ricorso non vogliamo ritirarlo, siamo in una democrazia, vogliamo che il tribunale veda effettivamente se la procedura attuata dal comune è una procedura corretta o meno". La CBC, nuova società concessionaria, lontano dai microfoni si difende: chi ha perso la gara si aggrappa a rendite di posizione, prolungate per decenni senza concorrenza. In mancanza di accordo e in attesa della pronuncia del TAR il prossimo 6 novembre, la stagione va avanti. Certo, in questa fase di passaggio, mangiare o bere in alcuni tratti delle spiagge di Jesolo, quest'anno sarà un po' più scomodo.























