I numeri forse sono anche lo specchio degli ultimi anni, l'epoca Covid e la carenza di personale medico. Tanto che al test per l'accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, non si era mai visto un rapporto così alto tra posti disponibili e numero di candidati aspiranti camici bianchi, come quest'anno. 65.378 iscritti ai test per 15.876 posti, significa che solo 1 su 4 ce la farà. I candidati devono rispondere a 60 quesiti a risposta multipla, 5 le opzioni previste. Il tempo a disposizione è di 100 minuti, il punteggio massimo che si può ottenere nella prova è di 90 punti. Quest'anno il numero di quesiti per ciascuna materie è stato rimodulato: più disciplinari e meno logica e cultura generale. Nello specifico la nuova ripartizione prevede il 15% del test per quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities, la restante percentuale del test è attribuita alle materie disciplinari ovvero biologia, chimica, fisica e matematica. La quasi totalità dei posti disponibili per aspiranti dottori è destinata ai candidati dei Paesi UE e non UE, residenti in Italia. Solo 1.136 sono invece destinati ai candidati residenti all'estero. Anche quest'anno non mancano le polemiche, con gli studenti dell'Unione Universitari, che tornano ancora una volta a manifestare contro i test, considerati "Dannosi per il sistema sanitario, vista la carenza di medici", dicono, "E' utile dunque solo a riempire le carte degli atenei".























