“Foglio di convocazione alla mano, bene”, “Pronto?”. “Così, così”. “Pronta?”. “No”. “Agitata?”. “Mah, neanche tanto. Non ho alcun tipo di aspettativa”. “In che cosa spera?”. “In un miracolo, in un terno al lotto, tanto ...”. “Fiera di Roma, ore 13:30: i candidati della seconda sessione si avviano per affrontare il test. Il maxiconcorso per Navigator, cioè coloro che dovranno cercare lavoro e dare assistenza ai beneficiari del reddito di cittadinanza, è iniziato la mattina con i primi 3 mila partecipanti, in tutto 54 mila ammessi. Più della metà arriva dal Sud, lì dove serviranno maggiormente per tentare la fortuna in questa nuova opportunità. “Io lavoro come libero professionista, quindi ci speriamo in un posto un po' più regolare, anche per i progetti futuri”. “Io sono laureata in giurisprudenza e sto facendo la pratica forense, però lo Stato italiano ci pone troppe barriere, allora facciamo la spola e veniamo sempre qua per i grandi concorsi”. “Sono laureata in psicologia e attualmente non è che si ha tantissimo lavoro. Ho la possibilità di mettere da parte un po' di soldini per fare altro”. Sono tanti i giovani, ma ancora di più i meno giovani, dai trenta in su. “Sto aspettando la mia compagna che sta facendo il concorso. E'una psicoterapeuta, però, comunque, è un'opportunità di stabilizzazione, almeno per due anni”. Stabilizzazione: questa è l'aspirazione di chi partecipa. Buona parte dei presenti lavora già, ma in modo irregolare o sfruttato e, quindi, punta ad altro. “Posso statale”. In realtà, il contratto è a termine per due anni nei 552 centri per l'impiego italiani, ma non è escluso che possa sfociare in un'assunzione. Il 70% degli iscritti sono donne, alcune madri con figli al seguito, tenuti da nonne e papà. I posti sono 2980 per un compenso appetibile, circa 28 mila euro lordi annui. Molto ampio è il raggio di competenze richieste, ma qualcuno in questa ricerca di un lavoro che serve a trovare un lavoro a qualcun altro vede un paradosso. “Sono un accompagnatore di quattro partecipanti al concorso e vedo tanta, tanta tristezza perché fare un concorso da disoccupati per poi dare lavoro agli altri mi sembra un po' un controsenso, però”.