"Sono di poche parole, scusatemi. Non me l'aspettavo, davvero. Non me lo aspettavo che oggi ci davano veramente ragione. Perciò sono stati 10 anni di battaglia, dove tanti ci avevano detto che era solamente un buco nell'acqua". Dopo 4 ore di Camera di Consiglio, la Corte Penale d'Appello della Prima Sezione di Roma ha riconosciuto colpevole l'ex sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, condannato a 8 mesi per disastro e crollo colposo, mentre è stata dichiarata la prescrizione per l'omicidio colposo. Nel crollo sono morte 4 persone: padre, madre e 2 bambini uno di 8 anni e l'altro di 9 mesi della famiglia Tuccio. La Torre di Accumoli si è sgretolata sulla loro casa il 24 agosto del 2016 per il sisma di magnitudo 6.0 che ha sconvolto Amatrice. Assolto Matteo Buzzi, direttore dei lavori di messa in sicurezza della Torre che era stata precedentemente danneggiata dal sisma dell'Aquila del 2006 e che crollando è finita sulla casa dei Tuccio. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza che ribalta il pronunciamento di primo grado al Tribunale di Rieti, dove 7 imputati, tra loro anche Buzzi e Petrucci, nel 2021, furono assolti con formula ampia. Ma il legale dell'ex sindaco annuncia già ricorso in Cassazione: "Non è stata adeguatamente compresa la sentenza di primo grado, che era una sentenza perfetta sotto tutti i punti di vista. A mio avviso c'erano delle lacune anche sulla conduzione di questo processo e quindi ritengo che solo la Cassazione potrà mettere fine a questa triste vicenda". .























