"Il pomodoro dovrebbe essere tutto rosso così, in realtà è stato proprio scottato dal sole ed è rimasto bianco. Questo è un pomodoro che va scartato, non va bene per le industrie di trasformazione." Le alte temperature, la scarsità d'acqua, la siccità condiziona la raccolta del pomodoro. "C'è meno produzione e meno produzione anche data dal fatto che i pomodori sono rimasti molto più piccoli del normale." L'ultima giornata di pioggia intensa qui l'abbiamo avuta ad aprile, racconta Manuela Ponzi. Nella sua azienda agricola a Langhirano, nel Parmense, l'irrigazione è a goccia per evitare sprechi. Ha scavato un nuovo pozzo ma con un clima così l'acqua non basta. "Quello che preoccupa è il pomodoro tardivo perché non si sa se si avrà l'acqua per irrigarlo e portarlo a maturazione e si stima un calo del 30%." In tre anni Manuela ha diminuito drasticamente la superficie coltivata a pomodoro. L'aumento dei costi di produzione, la manodopera che non si trova. Circa un terzo delle aziende sono in crisi di liquidità, l'allarme di Confagricoltura. "Le aziende agricole oggi stanno producendo in perdita perché hanno visto appunto un'esplosione dei costi energetici, in elettricità, in gasolio. Per giunta se aggiungiamo calo produttivo, dovuto al caldo e alla siccità, tempesta perfetta. Dobbiamo intervenire sostenendole per superare il momento di crisi e per salvare la produzione." "Quanto aumenterà il costo del pomodoro?" "Al consumatore un 15% in più ma il produttore perde il doppio." Basta vedere come il sole spacca la terra per capire la gravità della situazione. L'accumulo e lo stoccaggio della risorsa idrica, la questione più urgente per il mondo dell'Agricoltura. "Ormai siamo anche stanchi di dirlo. Se non interveniamo con infrastrutture idriche e invasi ad uso plurimo per trattenere l'acqua quando c'è, non abbiamo molte speranze.".























