Si diffonde velocemente, aumentando la trasmissibilità del contagio. Il raggio d'azione della variante Delta si allarga sempre più, anche nel nostro Paese e i numeri ne riflettono le conseguenze, i contagi sono in crescita, l'ultimo bollettino registra quasi 3 mila nuovi casi, per un tasso di positività che sale ancora una volta, attestandosi all'1,4%. Il monitoraggio settimanale della cabina di regia, certifica un'impennata dell'RT che dallo 0,66 della scorsa settimana, si sposta ora su 0,91. Il contagio si diffonde principalmente nella fascia di popolazione, che è rimasta più scoperta sul fronte dell'immunizzazione. Parliamo dei giovani under 30, tra i 20enni poco più del 20% è completamente vaccinato e la percentuale scende all'8%, se si guarda i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. A segnalarlo è lo stesso Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. "Si può vedere come la fascia di età 10-19, 20-29, sia quella che segnala sostanzialmente, la gran parte della ricrescita, seguita da 30-39, quindi in qualche modo è una popolazione fondamentalmente giovanile, che contrae l'infezione in questa fase". Una popolazione che viaggia, che si sposta più facilmente, che vive a stretto contatto con genitori e nonni più anziani. Il vero punto critico sta lì, in quei 2,5 milioni di over 60, non ancora vaccinati. Una minoranza certo, ma ampiamente esposta ai rischi del Covid-19. Più dei contagi, sono i ricoveri in ospedale che pesano sulla valutazione del quadro emergenziale. Sono dati che emergono in un secondo momento, ma forse l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva, per il secondo giorno consecutivo, è un primo segnale dell'inizio della risalita. È presto per dirlo, per il momento c'è la previsione dell'Istituto Superiore di Sanità: per il mese di agosto, la crescita della pressione sulle strutture sanitarie, potrebbe superare il 10% di occupazione, con centinaia di persone nei reparti di ospedale.