La scuola fin dall'inizio al centro delle preoccupazioni e di conseguenza delle riunioni del comitato tecnico scientifico, nei verbali in 95 documenti sulle riunioni avvenute tra il 7 febbraio e il 20 luglio 2020. Nei momenti più difficili i cambi di posizione alle decisioni prese. I mesi più neri dell'Italia sono tutti qui. Ancora il 26 febbraio il Cts non consiglia al Governo nuove restrizioni, a parte le zone rosse già chiuse in precedenza. Il 28 febbraio si oppone alla chiusura di altre zone, oltre gli 11 comuni individuati in Lombardia, non sono necessarie altre misure restrittive. Il 3 marzo però considera preoccupante la situazione nei Paesi di Alzano e Nembro e ne consiglia la chiusura. É una seduta intensa quella, adottare per Alzano lombardo e Nembro le stesse misure restrittive adottate per gli altri comuni delle zone rosse, si legge, ma il Governo non lo farà. É la questione al centro dell'inchiesta della procura di Bergamo, in altri verbali si raccomanda sempre e comunque la massima riservatezza sul tema terapie intensive, soprattutto per quanto riguarda il piano di ampliamento dei posti a disposizione, altro punto che fa molto discutere. 4 marzo, di nuovo la scuola al centro, dubbi sulla chiusura totale, cosa poi avvenuta. Dubbi anche sull'uso delle mascherine sul lavoro, chiaramente in quel periodo non ci sono certezze ed evidenze, la situazione era in evoluzione, non si sapeva come sarebbe potuta andare avanti, incertezze poi pagate.