Dopo il caso dell'imprenditore vicentino, rientrato dal Kosovo positivo al Covid-19, un altro focolaio di coronavirus è scoppiato in Veneto. A Jesolo, in una struttura della Croce Rossa in cui risiedono 127 richiedenti asilo, 42 migranti sono risultati positivi al virus e, oltre a loro, anche un operatore sanitario, per un totale di 43 contagiati. Nessuno di loro è grave e tutti sono sintomatici. Il paziente zero è un Nigeriano di 33 anni, in Italia da sei mesi, che doveva sottoporsi ad un intervento chirurgico e effettuando i test preliminari è risultato positivo al Covid. Immediatamente è scattato lo screening su tutti gli ospiti. I contagiati, ora, verranno trasportati dalla Croce Rossa in altre strutture protette, mentre altri 85 risultati negativi al tampone rimarranno in isolamento nella sede di Jesolo. Per coloro che si trovavano nella sede, ora si profila un doppio ciclo di tamponi da effettuare con sette giorni di distanza l'uno dall'altro. Intanto il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, ha ottenuto dalla questura di Venezia un presidio fisso di forze dell'ordine intorno al villaggio della Croce Rossa.