Bene, allora possiamo partire, ognuno nella propria zona di competenza. Segnalate qualunque anomalia e situazioni di pericolo. Ci sentiamo in serata, buona giornata a tutti, buon lavoro. Si ritrovano alle 9:00 del mattino, indossano mascherina e pettorina. Siamo un gruppo di 40 balneari che abbiamo dato la nostra disponibilità per sollevare le forze dell'ordine dal compito di sorvegliare la spiaggia. A coppie di due, sono otto squadre. I bagnini di Rimini, in accordo con Comune e Prefettura, pattugliano le spiagge: per fronteggiare il Coronavirus sono vietate le passeggiate sul lungomare. Quando riscontriamo situazioni di pericolo, o comunque di interesse particolare, aggregazioni di persone che non dovrebbero stare in spiaggia, comunichiamo alle forze dell'ordine che, in quel caso, se lo ritengono opportuno, intervengono. La Pasqua segna l'avvio delle attività turistiche. Ma quest'anno gli stabilimenti restano chiusi. Almeno chiediamo che ci diano la prospettiva di poter spalmare nel tempo i debiti e le perdite che dovremo fare quest'anno. Controlli rafforzati delle forze dell'ordine sulle strade e dall'alto. Non possiamo fare quello che fanno negli ospedali, non possiamo fare altre cose, ed è questo il nostro modo per aiutare la comunità. La paura è la Pasqua perché da noi c'è questa abitudine di farla al mare. Quindi avevamo paura, invece per adesso devo dire che siamo bravi; è una roba dover stare qui e sperare di non vedere nessuno, per non dover dire: "Torna a casa". In attesa della riapertura degli ombrelloni c'è chi non rinuncia a prendere il sole in costume e ha attrezzato il proprio balcone vista mare, con sdraio e lettini.