In questo locale romano dal 2007 fino al lockdown sono stati organizzati 100 eventi all'anno, ogni volta con centinaia di persone. Ora questo silenzio fa una certa impressione. Abbastanza strana, abbastanza malinconica, devo dire per chi come me ha vissuto questo spazio così tante volte ritornarci e trovare questa calma è veramente una cosa...sembra quasi un paesaggio surreale. Dopo più di 3 mesi di chiusura si sta ragionando su quando e come riaprire, potrebbe non essere prima del 14 luglio in base alla bozza del nuovo Dpcm, 1 metro di distanza all'interno del locale, 2 metri in pista, consigliati percorsi differenziati per entrate e uscite, mascherine obbligatorie quando non sarà possibile rispettare il distanziamento sociale, sempre obbligatorie per il personale di servizio, vietate consumazioni al bancone. Queste alcune delle ipotesi di nuove disposizioni su cui si sta ragionando. La distanza di 2 metri è qualcosa che per chi organizza la sua serata va a ballare, farglielo capire non è proprio facilissimo. Per quanto riguarda i locali al chiuso il buio è pesto, capiamo che ci sono delle dinamiche completamente differenti rispetto a un locale all'aperto, però chiediamo di essere sostenuti. Il settore dell'intrattenimento è un settore a tutti gli effetti e produce 4 miliardi di euro di fatturato, 500000 persone che ci lavorano, cioè è un settore che dà un bellissimo e importantissimo contributo al Pil italiano, vogliamo che vengano fatte, vengono prese delle misure ad hoc. Finanziamenti a fondo perduto che consentono di fare investimenti anche per adeguarsi alle nuove normative, sgravio delle tasse sui costi dei dipendenti, adeguamento degli affitti.