La curva che disegna l'andamento giornaliero del contagio in Puglia è diventata, da quasi una settimana, una linea retta. Il numero di nuovi casi non si discosta da quota 100 e ieri è sceso a 88, in totale fanno 1093 contagi, la metà dei 2000 che la task force della Regione aveva previsto per il 25 marzo, predisponendo un piano ospedaliero capace di garantire più di 1000 posti letto, 300 dei quali in terapia intensiva. Segnali positivi che non bastano però a tranquillizzare il governatore Emiliano che da giorni ormai sta lanciando l'allarme mascherine. Ci sono stati dei disguidi nelle consegne gravissimi. Siccome vengono consegnati praticamente a pacchetti piccolissimi, almeno alle Regioni del Sud, che durano al massimo un giorno, un giorno e mezzo, è chiaro che se salta due giorni di consegne, noi rischiamo di rimanere senza DPI. In ogni caso mancano per tutte le funzioni accessorie. Per esempio mancano per i farmacisti. I farmacisti stanno facendo un lavoro eroico in questi giorni, esattamente come il personale degli ospedali, perché hanno il confronto diretto con cittadini dei quali non conosco nulla. Gli abbiamo consentito sì, di lavorare a battenti chiusi, ma la distanza spesso è veramente breve. A scarseggiare sono tutti i dispositivi di protezione personale. A fronte di un fabbisogno giornaliero stimato dalla Regione in 200.000 mascherine e 21.000 tute, dalla Protezione civile sono finora arrivate, in totale, poco più di 300.000 mascherine con appena 1.649 tute. E nel frattempo i numeri dei contagi negli ospedali e tra gli operatori del 118 aumentano, con 80 casi già accertati e 200 persone in quarantena. Non è che stiamo chiedendo carrarmati o F35, parliamo di mascherine che sono poco più complesse di un origami da realizzare. Non credo che la quinta, sesta, settima potenza manifatturiera del mondo si possa far fermare dalla mancanza di mascherine, tute e occhiali di plastica. Sono migliaia, intanto, i pugliesi denunciati perché trovati in giro senza averne motivo. A Bari, dove il Sindaco Antonio Decaro, ha deciso come molti suoi colleghi di stare in prima linea nelle verifiche. i controlli, da qualche giorno, sono affidati anche ai droni.