Mentre i bar si preparano alla riapertura parziale per il 4 maggio, sanificando locali e riorganizzando il lavoro del personale, anche le forze dell'ordine pensano a come saranno i controlli a partire da lunedì prossimo sulla base delle nuove disposizioni e soprattutto sulla base delle nuove autocertificazioni. Mancano ancora molti dettagli, ma il modus operandi cambierà poco. A Palermo la città sarà controllata grazie a posti di blocco in varie zone del capoluogo e alle pattuglie volanti che faranno la ronda 24 ore su 24. Impiegato anche il personale a piedi e gli elicotteri per controllare dall'alto la situazione. L'imperativo è quello di continuare a impedire assembramenti sia davanti ai bar, che da lunedì potranno effettuare sia consegne a domicilio che da asporto, e soprattutto all'interno di parchi e ville, fino ad oggi chiuse, ma che a partire dal 4 maggio riapriranno secondo le nuove regole e, soprattutto, con il personale che dovrà far rispettare il distanziamento sociale. “Le attività vedranno il coinvolgimento di tutte le componenti dell'Arma territoriale, con le pattuglie delle stazioni e dei nuclei radiomobili e il coinvolgimento delle componenti speciali, quali supporto aereo del nostro nucleo elicotteri e impiego dei reparti speciali, quali forestali per la verifica dei parchi e componenti specialistiche quali Nas e Nil per il controllo degli esercizi commerciali.” “Ci saranno nuove autocertificazioni, ci saranno nuove norme, bisognerà interpretarle, ma, ovviamente, il lavoro deve essere sempre quello di verificare.” “Lo spirito che i nostri militari daranno ai controlli su strada sarà, come nella prima fase, innanzitutto quello di vicinanza e di informazione al cittadino. I nostri controlli sono rivolti innanzitutto ad informarli sulle norme e ad aiutarli anche nella compilazione del nuovo modello di autocertificazione che sarà prodotto dal Ministero dell'Interno.” A Palermo la fase uno è stata rispettato in modo impeccabile, dicono le forze dell'ordine. Poche le contravvenzioni e solo quando non se ne poteva fare a meno. “Ovviamente abbiamo registrato anche trasgressori ai quali è stata comminata la sanzione amministrativa prevista che va da 400 a 3 mila euro. Le scuse molto spesso sono state le più disparate. Abbiamo registrato casi di soggetti che dichiaravano di avere iniziato lo spostamento per andare a comprare la droga oppure per andare a prendere un caffè al bar quando i bar sono chiusi ormai da diverso tempo. Da ultimo, nel weekend, appena trascorsa la Festa della Liberazione, abbiamo fermato un'intera famiglia che ha dichiarato che si stava recando a trovare un congiunto agli arresti domiciliari.” Adesso la fase 2 sarà cruciale. Indispensabile continuare a far rispettare le regole per evitare la possibile ripresa della diffusione del Covid-19.