Gli infermieri, i medici e gli studenti di medicina muoio per le malattie infettive, quello che aveva osservato a metà dell'ottocento Florence Nightingale, si è verificato nuovamente, l'eroina dell'infermieristica moderna nasceva a Firenze 200 anni fa ed è in suo onore la giornata internazionale dell'infermiere, il 12 maggio. quest anno è tutto più speciale, sono 28 gli infermieri che hanno perso la vita per il covid 19, moltissimi quelli che si sono ammalati. Tra loro anche Claudio Cullerà, coordinatore del pronto soccorso di Montevarchi, in provincia di Arezzo e sindacalista del Nursind. Ho fatto 25 giorni di isolamento domiciliare e 8 giorni di ricovero presso le malattie infettive dell'ospedale di Arezzo, per un totale compreso la convalescenza di 51 giorni. Lei che conosce la pericolosità del Covid, come si è sentito quando gli hanno detto che era positivo. E' spiazzante, guardi, ti cade il mondo addosso perché cambia il tuo modo di vivere ed è cambiato il modo di vivere mio, di tutta la mia famiglia per 51 giorni assolutamente, cambia cambia e come se cambia. Che cosa ha provato durante la sua convalescenza? Quando stai male pensi a cosa succederà il giorno dopo, pensa quanto durerà questa cosa, inizialmente doveva durare poco, invece è dura così tanto, brutto dire sta cosa ti senti, ti senti in colpa perché sai che stai male e non può tornare a lavorare, ma non stai abbastanza male come sta male qualcun altro, stai male, ti senti in colpa perché ha lasciato il tuo collega a combattere da solo. E questa cosa che effettivamente ti aumenta l'ansia, devo dire che è dura. Se avesse a disposizione un'altra vita, sceglierebbe nuovamente questa professione? Assolutamente, questa è una professione che io ho scelto fin dall'inizio, dal 1982, è un lavoro stupendo, meraviglioso. Non siamo eroi, parliamoci chiaro, qui non si tratta di fare gli eroi, è un lavoro che veramente è totalizzante, il fatto di stare accanto ai pazienti, dargli quella spinta, guidarli, aiutarli, dargli tutta questa professionalità che hanno gli infermieri da sempre, è importantissimo è qualcosa che ti senti dentro, fare l'infermiere è qualcosa che te lo senti dentro, non è una missione, ma te lo senti dentro.