Sei gare bandite, non tutte andate a buon fine. Di fronte all'emergenza Covid, la Regione Lombardia aveva puntato all'acquisto di dosi di vaccino antinfluenzale che, come diversi ricerche autorevoli hanno dimostrato, riduce la probabilità di molte delle persone colpite dal Coronavirus. Un piano d'acquisti che doveva assicurare la copertura agli over 65 e ad altri soggetti ritenuti a rischio. Finora la Regione si è accaparrata 420 mila dosi. Ne servono, però, almeno 5 milioni. Ora il rischio è che si arrivi a ottobre e novembre senza le dosi necessarie. A Milano Aria Spa è la centrale acquisti della Regione Lombardia che da febbraio a luglio ha bandito sei gare per l'acquisto di dosi di vaccino antinfluenzale. Gare che sono state in parte annullate, revocate e soppresse per assenza di offerte. “Il motivo della carenza in questo momento è che la necessità di vaccino è molto più alta. Non è un vaccino immediatamente pronto, quindi c'è necessità di crearlo e creare una cosa di questo genere richiede tempo e richiede delle tecniche non sempre facilissime da ottenere.” Il timore è che la reperibilità dei vaccini richiesti in tutto il mondo nell'era della pandemia si faccia sempre più difficile. In Lombardia la copertura del vaccino anti influenzale negli over 65 arriva al 48%, percentuale tra le più basse in Italia, molto al di sotto dell'obiettivo minimo del 75% fissato dal Ministero della Salute, eppure questo strumento di prevenzione può essere essenziale. “Con la vaccinazione antinfluenzale dovremmo ridurre un pochino i rischi per le persone che normalmente con la stagione fredda sono esposte alle malattie respiratorie. L'Organizzazione Mondiale della Sanità quest'anno ha raccomandato di essere più solerte del solito nel proteggere le persone a rischio e gli operatori del sistema sanitario contro l'influenza e contro la polmonite da pneumococco.”.