Martedì è stata la giornata più complicata per il Piemonte, dall'inizio di questa emergenza, con 66 morti in 24 ore. Situazione ancora peggiore nella notte appena passata, con altri 46 decessi registrati in Regione. In totale siamo a quasi 500 morti. E crescono anche i contagiati, che ora sono più di 6.000. La situazione è ancora fortemente critica. Noi dobbiamo fare di tutto perché il contagio si fermi, perché solo così si fermano i posti necessari e solo così riusciremo a far fronte a questa onda d'urto che prima finisce e prima ci permette di tornare alla normalità. Una situazione che aumenta la pressione già fortissima a cui è sottoposta la sanità piemontese. Con 381 persone finora ricoverati in terapia intensiva. Prima dell'emergenza c'erano 287 posti di rianimazione in tutta la Regione. Ora sono 500 e aumenteranno ancora entro la fine della settimana, con l'apertura della Covid Hospital di Verduno. Ma la via maestra per superare l'emergenza coronavirus, ribadisce il governatore, è restare a casa. E per questo ha inasprito con una ordinanza regionale le prescrizioni del Governo. Perché chi è uscito da questa crisi ci dice che si fa così. In Cina si fa così. Io ho informazioni importanti da aziende piemontesi che hanno attività in Cina, che mi dicono che lì è ripartito, si sta recuperando il tempo che si è perso e anche i soldi che si sono persi. Allora dobbiamo convincerci che prima fermiamo e prima potremo ripartire davvero.