Questa è lo studio di Steven Ray Loreti, a Fiano Romano, un paesino vicino Roma. Durante la quarantena ha ricevuto solo i pazienti urgenti, il quattro maggio ha riaperto, iniziando così la fase due. Sicuramente sono molte le cose che sono cambiate, a partire dall'accettazione del paziente. Non si riceve più il paziente senza un appuntamento, viene fatto un triage telefonico al paziente 24 ore prima del suo appuntamento, lo faccio personalmente. Arrivato in studio viene misurata la temperatura con un termoscanner, se inferiore chiaramente ai 37 gradi e mezzo può accedere allo studio dentistico. Viene svestito dei suoi oggetti personali, vengono riposti in delle apposite buste. Vengono forniti i dispositivi di protezione, calzari, mascherine se non le dovesse avere, e viene invitato ad igienizzarsi le mani. Le linee guida ci consigliano, ci dicono di indossare i doppi guanti, una mascherina FFP 2 da cambiare ogni quattro-cinque ore, una mascherina chirurgica sopra da cambiare a ogni paziente, dei camici monouso da cambiare a ogni paziente, schermi protettivi, cuffie e quant'altro. Isolare il campo operatorio con una diga, quello di utilizzare degli aspiratori particolari in questo momento per aspirare appunto maggiormente l'aerosol prodotto, magari quello anche di prendere delle impronte, per chi ha la possibilità, con un'impronta dentale digitale. Quindi, chiaramente, evitiamo il trasporto di un'impronta dallo studio a un laboratorio. Cambio del monouso, disinfezione e depurazione dell'aria. Si tolgono tutte le pellicole monouso. E tutto ciò che è stato a contatto, tutte le superfici che sono state a contatto con il paziente ma anche con gli operatori. Si cambia stanza, ogni volta sanificando con il vapore a 180 gradi. Steven durante la quarantena ha frequentato un corso online per la prevenzione delle infezioni specifico per l'emergenza Covid-19.