Conoscere il virus per combatterlo significa innanzitutto partire dai dati e quelli che arrivano dal Lazio sembrano confortanti. I positivi hanno superato la soglia dei 4000, di cui però solo il 4% necessita di terapia intensiva e il 26 %, quindi poco più di un quarto, di ricovero in una struttura sanitaria. Quasi la metà è a casa in isolamento domiciliare con sintomi non gravi, mentre finora guariti sono al 17 %. I dati sono dell'unità di crisi Covid 19 della regione che fa un quadro anche della tipologia dei malati. L'età media è di 58 anni e in quanto al sesso c'è parità, metà sono uomini e metà donne. C'è poi la distribuzione sul territorio. La maggioranza di positivi è su Roma e provincia, rispettivamente il 34,7% e il 32,5 %. Poi ci sono Frosinone e Rieti, Viterbo e Latina e un 2,4% di ammalati che arriva da fuori. L'allerta naturalmente resta alta e si traduce in un'attività continua di potenziamento della rete sanitaria e prevenzione. Sul primo fronte è stato ormai quasi completata la nuova zona di alto biocontenimento all'ospedale Spallanzani, 20 nuovi posti letto di terapia intensiva pronti ad essere attivati, mentre nei prossimi giorni partirà una campagna di test sierologici per individuare chi abbia sviluppato anticorpi contro la malattia e sia perciò immunizzato. Si inizierà con 60000 appartenenti alle forze dell'ordine e i militari impegnati nell'operazione strade sicure per proseguire poi con 300000 test totali in questa prima fase.