Dottoressa Vismara, sono partiti ieri qui a Milano, all'ospedale Niguarda, i test sierologici. Su chi e come vengono fatti? Allora, al momento facciamo il test su due tipi di popolazione. Abbiamo la popolazione che ci manda l’ATS, che sono contatti di persone che sono state positive e il secondo tipo di popolazione sono gli operatori sanitari, quindi stiamo controllando gli operatori sanitari che hanno lavorato in questi mesi negli ospedali. Quelle sono le provette? Sì, queste sono le provette di siero in cui noi cerchiamo gli anticorpi. E poi che cosa fate con quelle provette? Queste provette quando arrivano in laboratorio vengono centrifugate, quindi si separa la parte corpuscolata dal siero che è la parte superiore che vedete qua, giallina. In quella parte se il paziente, la persona, è venuta a contatto con il virus ci sono gli anticorpi se ha sviluppato anticorpi. Quindi noi queste provette le carichiamo su questa strumentazione che è qua alla mia sinistra e andiamo a cercare gli anticorpi contro il virus. Quanto tempo ci vuole? Ci vogliono 40, 45 minuti mediamente per avere ogni risposta di un paziente. Che cosa ci dice questo esame? Questo esame ci dice che noi abbiamo incontrato il virus e che abbiamo prodotto gli anticorpi. Vuol dire che sono gli anticorpi neutralizzanti che servono molto probabilmente per proteggerci dal virus. Questi test sono più efficaci del test rapido? Questo è con il prelievo, è più efficace del rapido? Sicuramente sono più efficaci perché sono più sensibili, quindi vedono anche quantità più piccole di anticorpi, quindi sono molto più sensibili. Avete avuto delle, tra virgolette, smentite dei test rapidi con questi più… Abbiamo avuto delle persone che erano negative al test rapido ma positive a questo test. Cioè, il test rapido non aveva visto gli anticorpi di quelle persone, questo test lo ha visto.