Ovviamente dal minuto dopo la pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri abbiamo attivato tutte le procedure per poter riaprire i cantieri in sicurezza, quindi abbiamo verificato, abbiamo iniziato a verificare con le ditte che tutti i loro documenti di sicurezza fossero aggiornati alle nuove normative, abbiamo verificato che tutti avessero i dispositivi di protezione individuale e abbiamo verificato la loro possibilità di trasferire il personale a Milano, perché molte ditte non solo di Milano, e di soprattutto avere a disposizione tutto il materiale che gli serve per riattivare le attività nei cantieri. Gran parte del personale che lavorava fino al 24 febbraio nei nostri cantieri e che riprenderà a lavorare arriva da regioni che non sono la Lombardia, quindi stiamo verificando la possibilità in primis, per questo personale, di poter rientrare nella propria regione durante il weekend senza essere messi in quarantena perché questo ribloccherebbe i cantieri dove stanno lavorando. In via subordinata, stiamo verificando con le varie ditte la possibilità di far fermare i lavoratori a Milano e stiamo cercando spazi per poterli ospitare e far fermare i lavoratori a Milano per tutta la durata dei cantieri.