Percorsi guidati, cartelli, ma soprattutto regole per garantire la distanza: in fila a un metro, venti alla volta e con la mascherina che copre un naso e bocca, aderendo bene al volto. Ecco le regole da rispettare, per chi vuole utilizzare i mezzi pubblici quando finirà la quarantena. Questa è la metropolitana di Roma, la stazione di San Giovanni. Inizia qui la sperimentazione di come sarà il trasporto pubblico nella capitale, dopo la fine del lockdown. Atac ha testato gli effetti degli ingressi contingentati in attesa dell'inizio della fase due, regole base che dovranno diventare l'abc di ogni passeggero per contenere il contagio del Coronavirus. Per me ci saranno dei problemi sicuramente, perché se c'erano dei problemi prima, adesso, sicuramente ci saranno. È giusto se ci sono più mezzi, perché altrimenti come si farà? Prima, su un autobus salivano 100 persone, adesso devono salire solo 14, per quanto ho capito. Per cui, è una bella differenza. Non lo so, andranno come i vagoni del treno, vedremo. La sperimentazione è partita questa mattina, verrà avviata, via via, giorno per giorno, su tutte linea Atac della capitale, proprio per sperimentare le nuove regole un po' in tutta la città. Bisogna vedere, adesso, l'affluenza, però comunque è importante. Pensa che ci saranno le file? Sicuramente sì, sta a loro a mettere più mezzi, più vetture. Adesso, ce la faccio, arrivò prima, non c'è traffico, è tutto tranquillo, ma dopo non lo so, perché di solito da casa mia per arrivare qua ci metto due ore. È un po' preoccupata, però deve rispettare la regola. Ecco, questo è molto importante. Certo, non con arbre magique dentro, però, insomma, un po' più puliti sicuramente sì, visto che qui salgono di tutto e di più: zingari, di tutto, insomma, non è tutta gente in giacca e cravatta, com'è sempre stato. Più pulito è e meglio è per tutti, sia per noi che per loro.